IL DONGIOVANNI ARTISTA CON PIUME E PENNE
l'uccello giardiniere (Ptilonorhynchidae Gray, 1841), architetto alato dotato di grande senso artistico
Giovedi', 07 novembre 2013
Avete mai inteso parlare in ornitologia di un grosso passeriforme in possesso di doti artistiche, addiruttura capace di
dipingere piccoli oggetti, adornando con essi il talamo nunziale, sontuosamente preparato per attirare la sua femmina di
specie? Ebbene, questo uccello e' l'uccello giardiniere (Ptilonorhynchidae Gray, 1841), un esotico il cui comportamento riproduttivo
e' certamente atipico in ornitologia e letteralmente stupisce.
Gli ptilonorinchidi sono una famiglia di uccelli dell'ordine dei passeriformi. I maschi di questa famiglia costruiscono complesse strutture vegetali, spesso a forma di torri e pergolati,
adorne di oggetti variopinti: frutti, bacche, funghi, laminette di stagnola e frammenti di plastica, che a volte giungono a
dipingerle con pigmenti naturali applicati per mezzo di uno strumento o «pennello» tenuto col becco.
Gli uccelli giardinieri hanno dimensioni che variano da quelle di uno storno a quelle di un corvo di stazza media e si presentano
in possesso di zampe e becco piuttosto possenti. La prerogativa indubbiamente piu' singolare dei maschi adulti e' la
costruzione di piattaforme e pergolati. Recenti ricerche condotte su Ptilonorhynchus violaceus hanno rivelato che la preparazione dei
chioschi e' un comportamento non innato, ma appreso e che tende pertanto a migliorare con l'eta' e l'esperienza degli uccelli,
che affinirebbero cosi' le proprie doti artistiche ed architettoniche. I maschi adulti sono poligami e con la costruzione di
nidi e pergolati opportunamente elaborati, mirano ad attirare il maggior numero possibile di femmine, per accoppiarsi con esse.
Gli ptilonorinchidi presentano livree multicolori, a seconda delle specie e sottospecie, fenotipicamente differenziate. Una
generalizzazione importante e' che i maschi dai colori piu' vivaci ed appariscenti edificano strutture molto semplici,
al contrario dei maschi dai colori piu' dimessi, che edificano strutture complicate e sontuose, scintillanti di abbellimenti.
Le femmine delle specie promiscue indossano abiti mimetici, dove prevalgono il marrone, l'oliva e il grigio, spesso con
macchiettature o strisce. Il dimorfismo sessuale e' poco accentuato. I maschi delle specie promiscue godono di una vita lunga
e impiegano sino a 7 anni, per completare il piumaggio da adulto, mentre le femmine sono in grado di riprodursi gia' al
terzo anno.
Gli uccelli giardinieri si nutrono in prevalenza di frutti, ma non disdegnano insetti, sostanze vegetali e qualche
animaletto. D'inverno molte delle specie si raccolgono in stormi che possono trasformarsi in una vera e propria calamita' per
i frutteti, mentre gli squadroni di uccelli giardinieri satinati danno l'assalto alle piante erbacee.
Tra gli ptilonorinchidi, 9 specie vivono soltanto nella Nuova Guinea, 8 in Australia e 2 in entrambe le regioni. Quasi tutti
abitano le foreste umide pluviali, sino ai 4.000 m. di altitudine nel caso del poco noto uccello giardiniere di Archbold,
scoperto nel 1940. Molti sono estremamente localizzati, come l'uccello giardiniere crinito, confinato sui monti Adelbert della
Papua Nuova Guinea, gli uccelli giardinieri dorati e gli uccelli gatto dentati, esclusivi delle foreste pluviali oltre i 900 m.
vivono sul tavolato di Atherton del Queensland, Australia. Altre specie, come l'uccello giardiniere flammeo della Nuova Guinea e
l'uccello giardiniere maggiore dell'Australia hanno un'area di distribuzione continua ed estesa, ma la maggioranza presenta
areali a «pelle di leopardo» (dati Wikipedia).
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