Gli uccelli sono creature curiose. Sembra che fra loro esista una cospirazione a fare proprio cio' che noi vorremmo non facessero. Prendiamo il cibo, per esempio:
quante volte avete inserito nella loro gabbia un boccone prelibato, una leccornia costituita da una verdura gustosa o da un frutto succoso, e come risultato avete
visto i vostri uccelli praticamente terrorizzati da questa innocua e sana delizia?
Lasciate che l'uccellino scelga da solo cosa mangiare e osservate con sorpresa come tutto cio' che e' in vista diventi una possibile delizia, sia che si tratti di
quella mela di plastica sul tavolino o il dolcetto che avete tenuto da parte per il dopocena. Perche' gli uccelli sembrano avere una spiccata preferenza per le cose
che dovrebbero evitare e' un vero mistero, ma non lo sono i metodi per evitare queste possibili catastrofi.
Esiste una considerevole quantita' di informazioni aneddotiche provenienti dagli avicoltori, dagli allevatori e dagli appassionati, i quali riferiscono osservazioni
su diversi alimenti; in questo caso le prove scientifiche valide sono meno copiose. E' saggio presumere che qualsiasi cibo o agente pericoloso per cani, gatti o
persone sia altrettanto pericoloso per gli uccelli.
Sfortunatamente, gli uccelli sembrano essere molto piu' sensibili alle tossine, rispetto ai mammiferi. Questa maggiore sensibilita' alle tossine puo' essere in parte
dovuta alla loro piccola dimensione, al loro veloce metabolismo e alla loro fisiologia unica. Una preoccupazione sempre crescente per gli uccelli, e non legata agli
alimenti o agli agenti tossici trovati nei cibi, e' la pratica di dare loro gli avanzi della tavola. Una convinzione comune e' che se gli uccelli mangiano il cibo
destinato alle persone seguono una buona dieta.
Sfortunatamente, questo di solito non e' vero per le seguenti ragioni. Le persone normalmente non mangiano in modo sano.
L'incidenza di patologie cardiache, cancro e obesita' e' certamente dovuta in parte alle cattive abitudini alimentari. Le persone iniziano a dare ai loro uccelli dei
cibi nutrienti in buona fede, ma queste buone intenzioni spesso si deteriorano e si trasformano in cibi grassi, salati e da "fast food". Anche le persone che
forniscono una dieta "umana" ben bilanciata ai loro uccellini, non possono assicurare il consumo di tutti i cibi offerti. Come con qualsiasi regime alimentare, cio'
che viene posto di fronte all'uccellino non e' necessariamente cio' che questi consuma.
Inoltre, se un uccello consuma un cibo con un alto contenuto di calorie, potrebbe non essere in grado di mangiare una quantita' di alimento sufficiente per essere
adeguatamente nutrito. Gli uccelli, come tutti gli animali, mangiano per soddisfare le loro richieste di energia. Una sola fonte alimentare, fornita in quantita'
sufficiente, puo' fornire a un uccellino la quantita' di energia richiesta per un'intera giornata, ma puo' allo stesso tempo privarlo delle sue esigenze nutritive
quotidiane. Un esempio di questo principio e' un biscotto. Un solo biscotto puo' contenere fino a 200 kilocalorie (calorie), o approssimativamente l'intero fabbisogno
calorico giornaliero di un ara! Un altro problema legato agli avanzi della tavola o ai cibi "umani", riguarda il volume.
Gli uccelli sono animali molto piccoli. Dare a un pappagallo mezza mela, equivale a dare a una persona 4,5 kg di lattuga da mangiare. Molti alimenti, e specialmente
la frutta, sono cibi ad alto contenuto di fibre, le quali possono riempire il gozzo, il proventriglio e il ventriglio, e portare quindi a un senso di sazieta'
(e a un'assenza di appetito). Inoltre, i cibi ad alto contenuto di fibre o con un volume notevole, possono riempire l'uccellino, ma in realta' non forniscono principi
nutritivi adeguati.
Quindi, alcuni "nutrienti" non sono necessariamente buoni per i nostri uccelli. I cibi devono essere offerti nelle giuste quantita' e devono essere bilanciati per
l'energia, secondo un programma alimentare globale. Alcuni cibi andrebbero comunque evitati, anche se dati in piccole quantita'.
Il cioccolato e' un alimento altamente appetitoso. Alcuni di noi lo sanno fin troppo bene. Sfortunatamente, molti uccelli sembrano amare il cioccolato
esattamente come le persone. Il cioccolato non fa male agli uccelli solo perche' contiene molte calorie e grassi, ma anche perche' contiene un composto chiamato
teobromina. La teobromina e' tossica anche per cani e gatti, ma gli uccelli, sempre a causa delle loro ridotte dimensioni e al loro rapido metabolismo, possono essere
molto piu' sensibili ai suoi effetti tossici. In generale, piu' il cioccolato e' dolce (maggiore contenuto di zucchero), meno teobromina contiene (il cioccolato al
latte contiene circa 1 - 2 mg. di teobromina per ogni grammo, mentre il cioccolato fondente amaro puo' contenerne fino a 15 - 16 mg. per ogni grammo). Nonostante
questo, nessun tipo di cioccolato andrebbe dato agli uccelli.
I segni di tossicita' del cioccolato comprendono: iperattivita', vomito, diarrea, aritmie cardiache, colpi apoplettici, feci di colore scuro e morte.
Un'altra preoccupazione per gli uccelli e' Il cloruro di sodio, cioe' il sale da cucina. Il sale, comunque, e' necessario anche per gli uccelli, come per tutti
gli animali viventi. Mentre i minerali come il sodio e il cloruro costituiscono solo una piccola parte del peso corporeo, sono importanti per numerose funzioni
corporee, come l'equilibrio acido-base, il mantenimento dell'equilibrio dei fluidi del corpo e molte funzioni cellulari in generale. Una carenza di sodio puo' causare
poliuria (eccessiva escrezione di fluidi), perdita di peso, affaticamento e crescita stentata.
Altri cibi altrimenti salutari, che le persone consumano abitualmente, hanno un alto contenuto di sale. Inoltre, molti cracker, snack, patatine fritte, cibi dei fast
food e verdure in scatola (non risciacquate), se consumati in quantita' sufficiente possono effettivamente diventare tossici per gli uccelli. I segni di una leggera
tossicita' del sale (5 - 10 volte la quantita' necessaria) daranno polidipsia (un maggiore consumo di acqua) e conseguente poliuria (aumento della quantita' di urina
escreta) negli escrementi.
Dato che l'eccesso di sale viene escreto attraverso i reni, un uccello con una disfunzione renale leggera o moderata puo' consumare piu' facilmente dosi tossiche di
sale. La privazione dell'acqua da sola puo' portare alla tossicita' del sale, perche' i reni non vengono sufficientemente perfusi o lavati dai fluidi allo scopo di
rimuovere il sodio e il cloruro.
Anche uccelli con reni sani possono dare segni di tossicita' se il sale viene consumato in grandi quantita'. Oltre a polidipsia e poliuria, un eccesso tossico di sale
puo' portare a una insufficienza renale (nessuna produzione di urina), a un conseguente addensamento dei fluidi corporei (ascite), a sintomi neurologici e a
un'insufficienza cardiaca che puo' essere letale. Una crescita e un piumaggio stentati sono riscontrati nei piccoli ai quali viene somministrato troppo sale, come nei
casi in cui si imbecca a mano offrendo burro di noccioline ad alto contenuto di sodio.
L' Alcol puo' sembrare una sostanza palesemente dannosa, ma alcune persone non comprendono che anche piccole quantita' possono fare male agli uccelli. Molti
uccelli che hanno assunto alcol sono morti a causa di incidenti accaduti "volando sotto il suo effetto".
Anche l'uso dell'alcol sulle ferite aperte provoca un assorbimento sufficiente da causare depressione, scarsa coordinazione e rigurgito. Mentre piccole quantita' di
alcol sembrano essere benefiche per il sistema cardiovascolare degli esseri umani, per i nostri amici alati non e' cosi'.
Altri diffusi cibi umani che vengono a volte offerti agli uccelli possono causare problemi. Un primo esempio e' l' avocado. Sia in studi clinici che in numerosi
resoconti aneddotici, l'ingestione di avocado ha provocato irritazione ed eccessiva frenesia nel lisciarsi le piume. Altri studi hanno notato una interruzione
dell'assunzione di cibo, respiri brevi e rapidi, e morte.
Il prezzemolo e' spesso stato definito tossico per gli uccelli, ma solo nelle anatre e negli struzzi ha dimostrato di provocare una maggiore sensibilita' al
sole (fotosensibilizzazione). Non esiste alcuna evidenza relativa a simili effetti negli uccellini d'affezione e molte diete contengono piccole quantita' di prezzemolo
senza alcun effetto dannoso.
Le Cipolle un articolo riferiva della velenosita' delle cipolle, ma e' rimasto un caso isolato.
Molto spesso, quando gli uccelli muoiono improvvisamente, il cibo viene incolpato per primo perche' gli allevatori alle prime armi sono lenti nel riconoscere i segni
di malattia nei loro animali. Comunque, cibi comuni normalmente ritenuti salutari, o per lo meno non tossici, possono essere causa di malattia o di decesso se il cibo
in se' e' stato contaminato. I tipi piu' comuni di contaminazione sono quelli da:
pesticidi, batteri e micotossine. La maggior parte delle verdure, della frutta e dei prodotti che acquistiamo presso il fruttivendolo e' stata
spruzzata con pesticidi in una qualche fase della crescita. Anche i cibi provenienti da coltivazioni biologiche possono essere distrattamente spruzzati dai venditori.
Il modo migliore di prevenire le tossicosi da pesticidi e' di lavare e strofinare scrupolosamente i cibi freschi prima di darli agli uccelli. I casi di avvelenamento
da pesticidi sono molto difficili da diagnosticare.
Inoltre, una causa molto comune di cibo contaminato sono i batteri. Sappiamo che i batteri sono ubiquitari (si trovano ovunque, indipendentemente da quanto bene
si pulisce), ma alcune condizioni predispongono alla presenza di un numero altissimo di batteri. I cibi contenenti alte quantita' di acqua, o i cibi ammollati
nell'acqua (semi o mangime), dovrebbero essere offerti con molta attenzione agli uccelli. Spesso i cibi ammollati contengono un numero enorme di batteri che possono
sopraffare il sistema immunitario degli uccelli: infatti l'acqua e i cibi ad alto contenuto di acqua sono la prima causa di grave esposizione batterica negli uccellini
d'affezione.
L'altra causa di contaminazione del cibo sono le micotossine. Le micotossine sono agenti chimici prodotti da alcune varieta' di muffe e di funghi. Spesso le
muffe o i funghi non sono piu' visibili quando le tossine vengono ingerite, e quindi anche tali tossicita' sono difficili da individuare, ma il cibo puo' essere
analizzato per rilevare la presenza delle micotossine. Le micotossine piu' comuni che intaccano i semi sono: aflatossina, ocratossina, vomitossina
e tossina T2.
Queste tossine provocano sintomi clinici comprendenti anoressia (assenza di appetito), depressione, piaghe nella bocca, alterazioni tossiche a livello del fegato,
insufficienza renale e rapido decesso. Le micotossicosi sono facilmente evitabili dando agli uccellini solo semi puliti e di alta qualita' o, ancora meglio, una dieta
a base di estrusi (che hanno minori probabilita' di contenere micotossine a causa del processo di cottura e della mancanza di umidita'). I cibi piu' spesso intaccati
dalle micotossine sono le arachidi di scarsa qualita', il burro di arachidi, il pane, la carne, il formaggio e le granaglie.
Se un cibo odora di muffa o se si vede della muffa, il cibo va scartato e non va assolutamente dato agli animali. I semi che contengono insetti, come farfalline e
tarme della farina, non vanno dati agli uccellini (e' improbabile che l'insetto possa nuocere a un uccello, dato che in natura gli uccelli si cibano anche di insetti,
ma il danno che l'insetto apporta al guscio dei semi li rende meno nutrienti e aumenta la possibilita' di contaminazione). Anche se l'elenco dei cibi pericolosi puo'
sembrare minaccioso, i cibi, se puliti e ben conservati, raramente provocano tossicosi agli uccelli. Qualsiasi cibo dovrebbe essere tenuto in un luogo fresco e
asciutto, preferibilmente in un contenitore a chiusura ermetica o in una borsa dotata di cerniera.
I cibi umidi o ammollati nell'acqua normalmente dovrebbero essere gettati dopo circa 4 ore di permanenza nella gabbia. I cibi non salutari per gli uccelli andrebbero
rimossi dal loro raggio di azione. Nonostante il fatto che alcuni agenti chimici, come gli organofosfati, siano molto piu' tossici per gli uccelli (e' possibile
evitarli facilmente), sembra comunque gli uccelli abbiano molte meno possibilita' di sviluppare malattie legate al cibo, rispetto ai mammiferi.
Testo di: Blake Hawley - Dottore in Medicina Veterinaria
Director of Education - Kaytee Products, Inc.Copyright 1997, 1998, Old World Aviaries. Foto: dalla rete
Traduzione a cura della Dott.ssa Alessandra Negrini - traduttrice